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03 maggio 2000.

PRESS BULLETIN - Italiano





MEDITATION

"Cari figli, vi invito anche oggi alla conversione. Siete troppo preoccupati delle cose materiali e poco delle cose spirituali. Aprite i vostri cuori e di nuovo lavorate di più per la vostra conversione personale. Decidetevi ogni giorno a dedicare un tempo a Dio e alla preghiera, finchè la preghiera diventi per voi un incontro gioioso con Dio. E' solamente così che la vostra vita avrà senso e contemplerete con gioia la vita eterna. Grazie per aver risposto alla mia chiamata." 25 aprile 2000


NOI NON POSSIAMO TACERE ...

"Noi non possiamo taccere quello che abbiamo visto e ascoltato." (Atti 4,20) Questa frase degli Atti degli Apostoli descrive perfettamente lo stato d'animo, l'esperienza e la missione degli apostoli dopo l'incontro con il Risorto. I divieti e le minacce non avevano sortito alcun effetto. Essi erano così pieni e grati per l'evento della sua resurrezione, che dovevano dare la propria testimonianza.

Quello che manca a noi cristiani di oggi è la testimonianza di Gesù Cristo. In realtà tale testimonianza è impossibile senza pienezza e gratitudine a Gesù Cristo. Forse è proprio questa l'esortazione che la Vergine continua a ripetere nei suoi messaggi: "Decidetevi in favore di Dio!" Quando la nostra scelta sarà forte, anche noi non potremo far altro che dire quello che abbiamo visto e sentito.

Fra Ivan Landeka


N O T I Z I E

LA PASQUA A MEDJUGORJE

Durante la Settimana Santa e per il giorno di Pasqua a Medjugorje sono arrivati in continuazione nuovi gruppi di pellegrini che avevano il desiderio di prepararsi e celebrare qui insieme la più importante festa cristiana. Presso il Santuario di Medjugorje alcune migliaia di pellegrini hanno celebrato insieme la Pasqua. Tra i vari gruppi di pellegrini giunti dall'estero, i più numerosi sono stati quelli arrivati da Germania, Austria e Francia. Particolarmente numerosi durante questi giorni sono stati anche i pellegrini giunti da tutte le parti della Croazia, ma anche dalle parrocchie circostanti, per la confessione pasquale. Il gran numero di pellegrini che ha visitato Medjugorje durante i giorni di Pasqua è confermato anche dal fatto che tutte le sere, durante il programma di preghiera della durata di tre ore, c'erano una ventina di sacerdoti a confessare.


NUMERO DI COMUNIONI E NUMERO DI CONCELEBRANTI

Durante il mese di aprile presso il Santuario della Regina della Pace a Medjugorje sono state impartite 95 000 comunioni e le Sante Messe sono state concelebrate da 1 536_ sacerdoti, provenienti dal paese e dall'estero, ovvero 51 sacerdoti al giorno.

Aprile è uno dei mesi durante i quali l'afflusso dei pellegrini è tra i più elevati. Registriamo così la visita di gruppi provenienti da: Germania, Singapore, Lettonia, Francia, Canada, Italia, Haiti, Argentina, Giappone, Polonia, Repubblica Ceca, USA, Australia, Ungheria, Irlanda, Belgio, paesi Bassi, Messico, Caraibi, Corea, Repubblica Slovacca, Lettonia, Spagna, Indonesia, Slovenia e naturalmente Croazia.


IL VIAGGIO MISSIONARIO DI FRA SLAVKO BARBARIC

All'inizio di aprile Fra Slavko ha visitato i Paesi Bassi, il Belgio e la Francia. Al suo ritorno ci ha riferito le sue impressioni:

"Gli avvenimenti di Medjugorje, che in questi 18 anni e 10 mesi hanno raccolto una moltitudine di fedeli in tutto il mondo, si diffondono come una fiamma benedetta in tutte le parti del mondo e continuano a radunare fedeli che desiderano rimanere uniti gli uni agli altri per mezzo della preghiera e, tutti insieme, uniti a Medjugorje. Ecco perché di tanto in tanto i frati di Medjugorje si recano a pregare con i fedeli presso le loro chiese locali e, con la loro presenza, aiutano lo spirito del fuoco che si è acceso a Medjugorje, presso il focolare della Vergine, ad ardere sempre più. Per questo motivo in Belgio sono stati scelti due luoghi nei quali si radunano i fedeli che recano in sé lo spirito dei messaggi di Medjugorje. Questi due luoghi sono altrettanti santuari nazionali: Banneux e Beaurring.

Il 7 aprile mi sono recato in visita ai nostri prigionieri a L'Aia. Non è stato il mio primo incontro con loro a L'Aia, ma questo viaggio è stato per me più sentito rispetto agli incontri precedenti. Prima nel cuore c'era sempre la grande speranza che il tribunale avrebbe giudicato equamente e che si sarebbe comportato degnamente. Nel settembre dello scorso anno, quando ero con loro, speravamo tutti che il giudizio si sarebbe basato sulla colpa personale che il giudice, dopo quattro anni di indagini, non era riuscito evidentemente ad individuare per alcuni di loro. Avevamo sempre temuto un giudizio politicizzato e la paura aveva le sue motivazioni. Perché ci siamo stupiti!?! Tuttavia, il giudice ha mostrato il suo volto: in questi uomini buoni e generosi si giudica il popolo croato e le sentenze sono state 45, 25, 15, 10, 8 anni.

E' stato difficile per me incontrare di nuovo questi uomini ma, d'altro canto, mi sono rallegrato di questo incontro, perché per tutti loro Medjugorje significa molto. Anche quando il primo gruppo è andato spontaneamente a L'Aia, sono tornati a Medjugorje, hanno pregato e si sono rinfrancati sotto la protezione della Regina della Pace. Non pensavano che vi fossero differenze di verità e giustizia per i grandi ed i piccoli, per i potenti ed i deboli. Non sentivano di essere piccoli e quanto piccolo fosse il popolo al quale appartenevano dinanzi agli occhi dei grandi e come non avessero diritto ad una difesa che i potenti, nei loro giudizi, avrebbero definito aggressione!?! Questi erano i pensieri che dominavano nel mio cuore mentre attraversavo le numerose porte e corridoi della prigione. Aspettando che si aprisse anche l'ultima porta, attraverso un vetro spesso ho visto il generale Blaškiæ con l'avvocato Nobil ed altre due persone. Dinanzi a loro molti documenti. Il generale Blaškiæ si è alzato immediatamente e ha detto di aspettarlo perché voleva essere presente alla Santa Messa e voleva confessarsi; poi avrebbe finito con gli avvocati. Il suo comportamento, l'espressione del suo viso, il gioioso saluto con la mano, mi hanno liberato dall'angustia che c'era nel mio cuore all'idea di incontrarlo adesso, dopo che contro di lui era stata pronunciata una condanna tanto ingiusta, che chiaramente condannava a tutti i livelli il popolo croato! Superando anche l'ultimo ostacolo, ho salutato senza parole coloro che aspettavano nell'area riservata all'incontro. La mia anima si liberava e rallegrava sempre di più perché pensava: queste brave persone non hanno perso né la speranza, né la volontà di lottare per dimostrare la propria innocenza. Hanno accolto la condanna come un dato di fatto, consapevoli di continuare a soffrire per quello stesso popolo per il quale erano pronti a dare la vita, difendendo il proprio focolare. Nel cuore si è fatto largo un pensiero: non dobbiamo dimenticare questi uomini, dobbiamo essere loro grati, essi non devono pensare che il loro sacrificio sia stato inutile. Hanno fatto domande su tutto quello che accade; a loro interessa tutto. Il dialogo è stato spontaneo e poi hanno chiesto di confessarsi ed un dialogo personale. In tutti i colloqui dei quali sono stato testimone ho avvertito una fede solida, una speranza profonda, un amore che perdona e guarisce. Dopo la confessione abbiamo celebrato la Santa Messa e siamo rimasti a parlare piacevolmente. C'era un'atmosfera soave. Ci siamo salutati tutti augurandoci Buona Pasqua. Ho promesso loro che non li dimenticheremo.

Mentre le porte della prigione si aprivano e si chiudevano al rumore di grandi chiavi, ho desiderato fortemente che il sacrificio di questi uomini sia benedetto e che tutto si volga al bene. Proprio questo è il messaggio della Pasqua.

L'8 aprile ci attendeva il programma di preghiera della durata di un giorno presso il santuario della "Vergine dei poveri" a Banneux. Mentre recitavamo il Rosario guidato dai gruppi "Famille de Medjugorje", "Alleluia", "Group de Luxembourg", "Nouvelles de Medjugorje" e "Koningin van de Vrede", i sacerdoti giunti insieme a loro fedeli si sono messi a disposizione per la confessione. Erano presenti gruppi del Lussemburgo e dei Paesi Bassi. Dopo la mia conferenza, la preghiera per la guarigione è stata guidata da P. Albert Franck, del Lussemburgo. Una decina di sacerdoti hanno concelebrato, mentre gli altri sono rimasti a confessare fino alla fine del programma di preghiera. Medjugorje, con la sua spiritualità, ha dato a molti un nuovo impulso alla preghiera, alla celebrazione della Messa e soprattutto all'adorazione eucaristica. La Chiesa si rinnova nello spirito della preghiera. Da questo incontro presso la "Vergine dei poveri" si è visto ancora una volta chiaramente che Medjugorje vive e vivrà perché la Madonna, in quanto Madre, ha fatto suo il cuore dei suoi figli che la seguono instancabilmente. Lo ha confermato anche questa giornata.

Il 9 aprile ci attendeva un altro programma giornaliero, ma questa volta a Parigi, con una comunità di fedeli del Congo, presso la cappella di S. Leon. All'incontro erano presenti 10 sacerdoti e circa 500 fedeli del Congo e di Parigi. L'incontro pomeridiano è proseguito nella vicina chiesa parrocchiale: ancora una volta con il Rosario e le confessioni. Si sono raccolti circa 1000 fedeli. Tutto, e soprattutto la Messa, è stato celebrato con un solenne ingresso in chiesa. Per l'offertorio c'è stata una processione con i doni del pane e del vino e frutti del Congo. Queste persone sanno davvero celebrare, hanno tempo per la preghiera e per la celebrazione eucaristica. Quando cantavano i loro canti, dei quali ho capito solo due parole, Mamma Maria, nessuno avrebbe potuto rimanere impassibile. Ho sperimentato la bellezza della comunione nella diversità. Ancora una volta Maria ci ha scelti come suoi figli vicino al suo figlio Gesù. Dopo questi incontri, ci siamo congedati, grati a Dio per tutti i meravigliosi incontri con le persone che hanno accolto i messaggi della Regina della Pace e che, spinte da tali messaggi, desiderano vivere realmente la loro vita con Dio. Anch'io, grato alla Regina della Pace, ho fatto ritorno a Medjugorje il 10 aprile."


"IL GRUPPO DI PREGHIERA DELLA RADIO"

Tutti i martedì la stazione radio "Mir" Meðugorje manda in onda il programma "Pregate insieme con cuore gioioso". Lunedì 24 aprile a Medjugorje si sono radunati per la seconda volta i membri dei gruppi di preghiera di tutte le regioni della Croazia, Bosnia ed Erzegovina, che hanno trovato un modo insolito di pregare. Si tratta infatti del gruppo che tutti i martedì alle 21 partecipa alla preghiera attraverso le onde radio della stazione radiofonica "Mir" Meðugorje , guidata da fra Slavko Barbariæ. Ne fanno parte tutti coloro ai quali arriva la stazione radio e che in questo modo vogliono essere uniti ai messaggi di pace della Vergine ed alla conversione per mezzo della preghiera. All'incontro hanno partecipato circa 260 membri della Bosnia-Erzegovina e della repubblica croata. E' loro intenzione incontrarsi non soltanto il martedì per la preghiera attraverso la radio, ma anche recarsi in pellegrinaggio il più spesso possibile al santuario della Regina della Pace a Medjugorje. Questo è quanto è avvenuto anche questo lunedì, quando insieme si sono recati in pellegrinaggio alla collina delle apparizioni. Dopo la visita alla collina, hanno continuato il loro incontro in chiesa e qui hanno avuto la possibilità di conoscersi meglio e di scambiarsi le proprie esperienze. Tutti i soci hanno ricevuto anche una tessera, un segno simbolico della loro partecipazione a questo modo insolito di pregare. Auspichiamo che il Signore li benedica e che essi possano perseverare e diffondere il messaggio di pace di Maria nel loro ambiente.

L'incontro di preghiera del martedì può essere seguito anche tramite internet: www.medjugorje.hr


AVVISO AI SACERDOTI

Preghiamo tutti i sacerdoti di portare il camice, la stola e "celebret"dal loro superiore.

Preghiamo anche tutti i sacerdoti di celebrare le Sante Messe nei locali del Santuario in accordo con l' ufficio parrocchiale e non nelle case private, sulla Collina delle apparizioni, sul monte Krizevac...

Comunicate ai pellegrini della vostra area linguistica di non entrare nell'area liturgica durante la Messa in un'altra lingua, poichè in tal modo disturbano la rispettiva Messa rendendola una rappresentazione superflua.


Published by: INFORMATIVNI CENTAR MIR - Svetiste Kraljice mira (Information Center MIR - Shrine of the Queen of Peace), 88266 Medjugorje, BiH, fax number: +387-88-651-444.
Director: fra Miljenko Stojic.
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E-mail: medjugorje-mir@medjugorje.hr; Internet: http://www.medjugorje.hr
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Last Modified 05/03/2000