70 30 luglio 1997.
PRESS BULLETIN - Italiano
LA TOTALITA'
La matematica può piacerci o meno, ma in quanto persone non
dovremmo permetterci di essere delle frazioni. Dobbiamo fare sempre numero
compatto, essere personalità forti.
La teologia contemporanea ci dice che siamo fatti di anima, spirito e corpo.
Con questo essa non intende dire che siamo frazionati, ma solo che queste sono
le parti che ci compongono.
Noi credenti in Dio diciamo che l'anima c il nostro fulcro ed il nostro
punto di contatto con Lui. Coloro che non credono lo negano, ma questo c un
problema loro. L'anima ci dà un senso di infinito, ci dice che un giorno
abbiamo avuto un principio, ma che la nostra fine c nell'eternità. E'
lì che Dio ci attende ed insieme vedremo come abbiamo vissuto sulla
terra. A seconda del risultato ci sarà o meno la vita eterna e perchc
questo accada Dio ci invita incessantemente ad avvicinarci a Lui attraverso la
preghiera e le buone opere.
Nel campo dello spirito quanti non credono se la cavano un po' meglio. Lo
scherzo ed il riso sono le basi su cui essi fondano il proprio agire.
Naturalmente lo fanno anche i credenti. La differenza sta solo nel fatto che i
credenti si basano innanzitutto sul proprio Dio ed Egli sa anche scherzare e
sorridere. Chi presta attenzione alla propria anima se ne accorgerà
facilmente.
Se entriamo correttamente nel campo dell'anima e dello spirito,
diventerà per noi più semplice accedere in modo corretto ai campi
della nostra natura fisica, che non va vista come la massima espressione della
nostra esistenza, ma solo come un bel contorno, nient'altro. E' una questione di
educazione preoccuparsi di questa cornice e non consentirle di nascondere
l'immagine contenuta al suo interno.
Questo pensiero ci viene in mente naturalmente in estate quando i discorsi
sul riposo sono sempre sulla nostra bocca. Il modo in cui lo vivremo
dipenderà dal nostro atteggiamento nei confronti di tutta la nostra
personalità. In questo modo dimostreremo di aver compreso quello che la
Vergine ci ripete già da anni.
fra Miljenko Stojic
N O T I Z I E
LA FESTA DEL SANTO PROTETTORE DELLA PARROCCHIA
La festa di S. Giacomo, protettore della parrocchia di Medjugorje, c stata
celebrata in modo solenne il 25 luglio. Alla presenza di una moltitudine di
fedeli, la celebrazione ha avuto inizio con la processione della statua del
santo dalla chiesa parrocchiale verso il parco e qui fra Mijo Dzolan ha
celebrato l'Eucarestia.
In questa occasione sulla facciata della chiesa c stato collocato un rilievo
benedetto in pietra con l'effige di S. Giacomo, opera e dono alla parrocchia di
Medjugorje di fra Joakim Gregov, un francescano della provincia di Zara,
scultore e cappellano militare.
La parrocchia di Medjugorje venne fondata nel 1892. Già allora i
parrocchiani decisero di scegliere S. Giacomo, che era già il patrono di
tutti i pellegrini, come proprio santo protettore! La vecchia chiesa
parrocchiale venne costruita nel 1897. Poichc era stata edificata su un suolo
friabile, rapidamente si diede inizio alla costruzione della nuova chiesa
parrocchiale. I resti della vecchia chiesa si trovano nel parco, lungo la via
crucis accanto alla chiesa. La nuova chiesa venne ultimata e consacrata nel
1969. Per quei tempi e per il numero di abitanti di allora era troppo grande e
nessuno riusciva a capire perchc fosse stata costruita così grande. E del
resto, nel lontano 1892, nessuno dei parrocchiani avrebbe potuto immaginare che
nella loro parrocchia sarebbero giunti milioni di pellegrini e che il protettore
della loro parrocchia, San Giacomo, sarebbe diventato anche il protettore di
tutti questi pellegrini.
Lettera del Comitato "Regina della Pace" indirizzata a tutti i
gruppi di preghiera e centri della Pace di Medjugorie, nel 16mo anniversario
delle apparizioni.
Medjugorie, 25 giugno 1997
Cari amici di Medjugorie,
con la lettera che abbiamo sottoscritto in data odierna a Voi indirizzata,
noi membri del Comitato "Regina della Pace", abbiamo voluto dare una
testimonianza sulla realtà vivente del Movimento spirituale di
Medjugorie.
Stiamo preparando una specie di "carta geografica" del Movimento
della "Regina della Pace" nato a Medjugorie e diffusosi nel mondo
intero. A questo scopo abbiamo bisogno delle Vostre esperienze e testimonianze
comunitarie, che avete fatto in questi anni di cammino all'interno della Chiesa
locale dove Vi trovate. Mandateci dunque urgentemente le seguenti
informazioni:
1. Nome e indirizzo del gruppo di preghiera o centro della Pace;
2. Da quando c nato e quanti membri sono attualmente presenti;
3. Quali genere di attività religiosa svolge il gruppo nella Chiesa
locale dove si trova: preghiera, animazione pastorale, volontariato... e con
quale frequenza Vi incontrate.
4. Dateci in sintesi alcune testimonianze scelte tra le più
significative (conversioni, vocazioni religiose, guarigioni) sui frutti
spirituali di Medjugorie, possibilmente firmate dal Vostro Parroco o da un
sacerdote.
5. Fateci inoltre sapere dell'esistenza di altri gruppi di Medjugorie che
ancora non sono in contatto con noi e fateVi promotori di questa nostra
inziativa.
Vi preghiamo di fare arrivare queste informazioni al seguente indirizzo:
Segreteria del Comitato "Regina della Pace":
Gospin trg 1
88266 Medjugorje
fax: +387.88.651444
E-mail: medjugorje-mir@st.tel.hr
Internet: http://www.tel.hr/medjugorje
Medjugorie, 25 giugno 1997
Carissimi amici dei gruppi di preghiera di Medjugorie,
questa lettera esprime il profondo affetto che ci lega al messaggio di
Medjugorie e sapendo che molti altri (vescovi, sacerdoti, religiosi e laici)
hanno testimoniato più volte la loro gratitudine per i molteplici frutti
spirituali scaturiti da questo messaggio, noi attraverso questo scritto volevamo
farvi partecipi di una testimonianza comune che vuole anche essere un contributo
per la difesa di questa opera di Maria che si c diffusa nel mondo intero e che
da più parti continua ad essere minacciata.
Nessuno può negare - anche se di fatto c'c chi cerca di farlo - che il
Movimento spirituale della Regina della Pace c una realtà viva nella
Chiesa, suscitata da uno spirito di preghiera e non da iniziative umane. Questo
fiume di luce, di vita, di pace e di amore per la Madre di Dio, ha generato
gruppi di preghiera ovunque, ha ispirato conversioni, continua a guarire e
consolare i cuori di tutti quei fedeli che hanno trovato nella semplicità
del messaggio della Regina della Pace una direzione autentica per riscoprire il
Vangelo e per ritornare nel cuore della Chiesa. Non si contano più oramai
le conversioni avvenute a Medjugorie e grazie a quel messaggio tanti che avevano
lasciato la Chiesa sono ritornati e tanti altri hanno imparato ad amarla di
più.
Un giudizio definitivo non c stato ancora dato da parte delle competenti
Autorità ecclesiastiche su queste apparizioni iniziate nel 1981 e che
ancora continuano. E' un fatto però innegabile che questo Movimento
spirituale della Regina della Pace sorto intorno ai Suoi messaggi c uno dei
più grandi e autentici movimenti di preghiera di questo ventesimo secolo.
Un Movimento che vive nella Chiesa e per la Chiesa poiché coinvolge i
fedeli, il clero, i religiosi e i vescovi, che hanno dato e continuano a dare in
vari modi, una pubblica testimonianza sui molteplici benefici spirituali che
Medjugorie ha portato nella vita di tanti fedeli, non ultimo quello del ritorno
alla vita di preghiera.
Decine di milioni sono i pellegrini che si sono recati a Medjugorie per
pregare. Migliaia sono i sacerdoti e centinaia i vescovi che hanno lì
celebrato la Santa Messa e ascoltato a lungo confessioni di penitenti come
trasformati dalla grazia materna di Maria Santissima. Molti di loro sono
ritornati nelle loro diocesi dando un'unanime testimonianza: "a Medjugorie
la gente si converte." Conversioni che colpiscono l'attenzione dei Pastori
perché sono "conversioni durature". La gente che ha
sperimentato lì la presenza di Maria non si conta più, come non
si contano più le storie delle personali conversioni, delle guarigioni
spirituali e anche corporali, delle vocazioni al sacerdozio e alla vita
consacrata nate dalla grazia di Medjugorie. Questi sono alcuni tra i principali
frutti spirituali che hanno portato molti a concludere che la Regina della Pace
c veramente presente a Medjugorie e che questa Sua presenza spiega la diffusione
così rapida del Movimento di preghiera a Lei legato in tutto il
mondo.
In ogni continente sono oggi tanti i gruppi di preghiera che hanno trovato
nel messaggio della Regina della Pace una luce di speranza e di consolazione.
Essi sono una presenza cristiana viva ed operante nella Chiesa. Si pensi ad
esempio a tutti gli aiuti di carità che tanti gruppi di preghiera di
Medjugorie hanno mandato dal mondo intero nella Bosnia-Erzegovina e in altri
paesi, durante e dopo la guerra. Nessun'altra organizzazione umanitaria ha fatto
così tanto per aiutare i tribolati della guerra come il volontariato
della Regina della Pace. E questo lo diciamo per rendere gloria a Dio.
Diocesi, parrocchie, istituti e ordini religiosi, seminari e conventi, scuole
e ambienti di lavoro, focolari domestici e numerosi altri luoghi nella Chiesa e
nel mondo sono stati toccati dalla grazia di Medjugorie, dalla presenza - noi lo
crediamo insieme a tanti altri - della Regina della Pace, che in quel luogo si c
manifestata la prima volta il 24 giugno del 1981 e continua a farlo ai nostri
giorni. Questa presenza materna ci fa ricordare quello che c avvenuto a
Guadalupe, a Lourdes, a Fatima e in altri luoghi di apparizioni mariani: dove
prima c'era come un deserto spirituale, dopo la visita materna di Maria c
fiorita la vita, c ritornata la speranza, si c chiesto perdono ed c tornata la
pace.
Per svalutare la realtà spirituale di Medjugorie non manca chi
affermi: "in ogni luogo dove si prega ci sono conversioni." Ci sia
però permesso di obbiettare: perché allora sempre di meno si prega
oggi nelle parrocchie, nei seminari, nelle scuole, nelle fabbriche, nelle
famiglie...? Perché a Medjugorie si prega così tanto? Come c
possibile che la parrocchia francescana di un piccolo villaggio sia diventata
per il mondo intero un così grande ed efficace richiamo alla
preghiera?
Secondo la convinzione di molti, quell'oasi di pace c diventata per grazia di
Dio uno dei luoghi di culto mariano nella Chiesa dove più si prega e ci
si converte. Certamente nel dire questo non si pretende di imporre una fede
nelle apparizioni di Medjugorie, ma si vuole semplicemente dare una serena
testimonianza nel pieno rispetto di chi la pensa diversamente. Sull'albero di
Medjugorie non c cresciuta nessuna eresia, ne ai pellegrini sono stati imposti
modi di pensare o di agire contro la morale o la liturgia cattolica, o contro i
sacramenti, ne sono stati trasmessi insegnamenti che hanno scandalizzato i
credenti, come invece purtroppo avviene da altre parti.
Ci dispiace dirlo ma fa soffrire molto l'atteggiamento di coloro che si
abbandonano a giudizi di condanna contro Medjugorie, lasciando tanti fedeli
perplessi e disorientati. Anche lo scorso anno affermazioni ambigue, diffuse in
modo a volte distorto da una certa stampa, hanno voluto far credere che ci sia
stata una condanna ufficiale da parte della Chiesa sulle apparizioni, o che
almeno esistano gravi sospetti nei loro confronti.
Per questo, nell'agosto del 1996, c dovuto intervenire il portavoce ufficiale
del Santo Padre, Dr. Navarro Valls, per ribadire che "riguardo a Medjugorie
non c intervenuto nessun fatto nuovo". Tale pronunciamento ufficiale era
stato reso necessario dal momento che si erano diffuse notizie sulla stampa di
tutto il mondo che il Vaticano vietava i pellegrinaggi a Medjugorie. Invece
proprio quel provvidenziale comunicato del Vaticano riaffermava che tutti
potevano recarsi in pellegrinaggio privato a Medjugorie, cioé che i laici
possono continuare a organizzare i loro pellegrinaggi in quel luogo di
preghiera.
La Regina della Pace c venuta in Bosnia-Erzegovina non per seminare zizzania
o generare contese all'interno della Chiesa ma per proporre un messaggio di pace
e di riconciliazione a dei popoli che qualche anno dopo venivano gettati
nell'inferno di una guerra che in poco tempo avrebbe massacrato quelle terre. La
Sua voce aveva gridato come in un deserto. Ella veniva per avvertire, ammonire e
supplicare i suoi figli che senza la conversione del cuore non ci sarebbe stata
la pace vera. La pace che c'era nel 1981 era solo apparente: dieci anni dopo
infatti scoppiava la guerra. Ma questo nessuno quaggiù lo sapeva. Al
tempo delle prime apparizioni non si capiva perché in un paese dove c'era
la convivenza pacifica, la Signora dell'apparizione parlava della
necessità di un urgente ritorno a Dio per aver la vera pace. Il 26 giugno
del 1981 Lei si mostrava piangente dinanzi ad una grande croce. Il 26 giugno del
1991 cadevano le prime bombe sull'aeroporto di Ljubljana in Slovenia.
La Vergine Maria c venuta proprio per aprire i cuori alla pace, per formare
le coscienze a dare e a ricevere il perdono. Riferendosi a questa straordinaria
opera mariana di riconciliazione, l'allora Arcivescovo di Spalato, Monsignor
Frane Franic, disse: "la Regina della Pace ha fatto più Lei in 6
anni di apparizioni a Medjugorie che tutti noi vescovi in quarant'anni di
pastorale nelle nostre diocesi". Nessuno infatti come la Regina della Pace
aveva tanto operato per la pace in Bosnia-Erzegovina. Quando c scoppiata la
guerra, quella frase di Mons. Frane Franic c risultata più vera che mai.
Con le bombe che cadevano tutto intorno a Medjugorie senza mai colpire quel
villaggio debole e disarmato, la portata profetica del messaggio della Regina
della Pace risuonava più potente che mai. E improvvisamente ci si rendeva
drammaticamente conto che quel messaggio mariano non era stato sufficientemente
creduto e accolto.
Medjugorie come Kibeho, in Ruanda (Africa). Anche qui la Vergine si
manifestava nel 1981 per ammonire e richiamare i cuori dei suoi figli alla
conversione prima che fosse troppo tardi. Qualche anno dopo venne una tremenda
guerra civile che colpì come un flagello apocalittico quelle popolazioni
africane. Medjugorie come Fatima, dove ai tre pastorelli, - oggi tanto lodati ma
a quel tempo anche tanto ostacolati - la Regina del Rosario già nel 1917
parlò dell'avvento di una guerra più grande della prima e del
castigo che dalla Russia si sarebbe abbattuto sul mondo intero se
l'umanità non si fosse convertita consacrandosi al suo Cuore Immacolato.
Purtroppo anche per il messaggio di Medjugorie, che come quello di Fatima parla
di pace e di conversione, il cammino nella Chiesa non c facile, ha lo stesso
destino di quello dei profeti: tante conversioni ma anche tante persecuzioni,
tanta grazia ma anche tanta lotta, e come per i profeti solo dopo tante
sofferenze e tribolazioni, gli uomini arriveranno a capirne veramente
l'importanza.
Sono in tanti in effetti coloro che tra i vescovi, il clero e i fedeli del
mondo intero hanno già riconosciuto in questo messaggio mariano
proveniente dall'est, un'autentica ammonizione materna alla conversione tra le
più efficaci per la Chiesa del ventesimo secolo. Un messaggio profetico
di speranza e di pace che oggi alla luce del recente passato di guerra e di
disperazione non può che commuovere tutti noi. Non c forse evidente il
legame tra la guerra devastante scoppiata in Bosnia-Erzegovina e il messaggio
edificante di Medjugorie? La guerra distruttrice non ha neanche scalfito il
luogo che Dio ha scelto per diffondere questo straordinario messaggio di pace e
di conversione. Medjugorie per grazia di Dio risplende oggi ancor più
bella e grande che mai! Un messaggio che ha valicato i confini dell'est - a quel
tempo ancora separato dall'ovest -, per colmare di speranza cuori dei fedeli di
ogni nazione con il dono pasquale della Pace. "Mir, Mir, Mir", quelle
parole della Regina della Pace sono anche oggi più attuali che mai.
Medjugorie, testimonia nella Chiesa, ancora una volta, il ruolo di Mediatrice
e Avvocata che la "Donna vestita di Sole" ha per Volere di Dio nella
Storia della Salvezza. Ella c riuscita ad avvicinare l'Est all'Ovest, non con la
diplomazia, ma con la preghiera e la riconciliazione, con il potente annuncio
evangelico che ci viene ricordato da Medjugorie: l'amore alla Croce di Cristo c
l'unica strada per vincere il Male.
Aver fatto memoria di questi eventi era un dovere di onestà nei
riguardi del messaggio di Medjugorie. E proprio alla luce di questi "segni
dei tempi" ci sembra così urgente di ritornare a meditare e a vivere
con un nuovo entusiasmo i messaggi della Regina della Pace. Messaggi semplici, e
apparentemente ripetitivi, ma che contengono l'accorato appello di una Madre che
non ha mai mancato di far sentire la Sua voce nel corso dei secoli. Una voce e
una presenza materna che ha ammonito i popoli, li ha richiamati alle
verità essenziali proclamate dalla Chiesa ed infine li ha ricondotti nel
suo grembo come nazioni riconciliate al loro Padre e Creatore.
L'evento Medjugorie si colloca in un periodo della storia dell'umanità
particolarmente minacciato dalle forze del Maligno. Basti pensare che le
apparizioni di Medjugorie seguono di un mese circa l'attentato del Papa. Come
avrebbe potuto la Regina della Pace rimanere indifferente dinanzi all'odio e
alla violenza devastante di Satana, che preparava nell'oscurità uno degli
attacchi più violenti che la storia conosca e di cui Sarajevo c oggi
città simbolo? Se il messaggio di Medjugorie non ci fosse stato ci
dovremmo meravigliare, non c'c ragione di turbarsi per il fatto che esiste
Medjugorie! Non c'c ragione di scandalizzarsi se, grazie a Dio, come a Fatima
anche a Medjugorie ha brillato la luce di Dio in mezzo alle tenebre di questo
fine secolo. Questo messaggio di luce i sei veggenti di Medjugorie, in tutti
questi anni, lo hanno concordemente testimoniato e trasmesso senza mai
contraddirsi, malgrado tutti gli ostacoli, le sofferenze che i comunisti, e non
solo i comunisti, hanno loro causato. Come avrebbero potuto resistere senza una
speciale grazia da Dio?
"Medjugorie c la continuazione di Fatima" questo disse il Santo
Padre Giovanni Paolo II al vescovo Paolo Maria Hnilica SJ, nel 1984. Quante
volte il Papa ha parlato favorevolmente di Medjugorie con cardinali, vescovi,
sacerdoti, gruppi di fedeli, che si sono recati a renderGli visita e lo hanno
informato su Medjugorie. Il Vicario di Cristo così attento al corso della
storia, non ha mai esitato a manifestare il suo amore e la sua gratitudine per
il messaggio di Medjugorie. "Proteggete Medjugorie", il Papa lo disse
anche al francescano Padre Jozo Zovko che aveva pagato con il carcere la sua
fedeltà alle apparizioni di Medjugorie quando vi era parroco nel 1981.
Non solo Giovanni Paolo II ha manifestato la sua benevolenza verso Medjugorie ma
ha anche espresso più di una volta (come recentemente ha testimoniato il
Presidente croato) il suo desiderio di recarsi in visita a Medjugorie.
La presenza della Madre di Dio a Medjugorie in questo anno consacrato al Suo
Figlio, unico Salvatore del mondo, continua a incoraggiarci a seguire il Papa,
il Vicario di Cristo, ovunque egli vada. Medjugorie c diventato come Fatima un
centro internazionale di preghiera e di sostegno spirituale per la Chiesa
universale e in modo particolare per il ministero di Giovanni Paolo II. La
Regina della Pace c scesa in campo a Medjugorie anche per confermare il
"Totus tuus" del Santo Padre e aiutarlo così a portare a
termine l'immenso compito che il Signore gli ha affidato, che come lui
più volte ha ricordato é quello di introdurre la Chiesa nel Terzo
Millennio. Chi più di Lui infatti c stato preparato dalla sofferenza ad
aprire la Porta Santa nel Natale del 1999 e spalancare così le porte
della Misericordia infinita di Dio per introdurvi la Chiesa intera?
Cari fratelli e sorelle dei gruppi di preghiera di Medjugorie, noi anche
siamo chiamati a fare quello che il Papa ha chiesto nel suo ultimo viaggio in
Polonia: metterci in ginocchio per implorare da Dio la grazia che Giovanni Paolo
II possa guidare la Chiesa nel Terzo Millennio. Fatima agli inizi del secolo e
Medjugorie alla fine del Millennio manifestano quella speciale presenza materna
che viene in aiuto alla Chiesa, al Santo Padre, ai popoli di tutto il mondo in
particolari momenti di bisogno.
Il Movimento spirituale di Medjugorie, che vive nella Chiesa di questo fine
Millennio, sta sperimentando da anni una vita spirituale che scaturisce
dall'incontro con il Cuore Immacolato di Maria. Come Elisabetta anche noi
abbiamo risentito la gioia che la presenza della Vergine infonde nei cuori dei
semplici che ricorrono alla Sua intercessione materna. Lei viene per rivelarci
tutta la bellezza di appartenere a Cristo: Via, Verità e Vita! E questa
vita nuova Lei l'ha portata anche a Medjugorie per risanare le ferite di tanti
all'interno della Chiesa che si trova oggi in un particolare bisogno di
rinnovamento nello Spirito Santo. Senza l'incontro con la Madre di Gesù
non c'c vita soprannaturale e questa vita c sempre minacciata, c'c sempre Erode
che cerca di sopprimerla.
Noi tutti pellegrini di Medjugorie abbiamo quindi la grande
responsabilità di far fruttificare il dono della preghiera che la Regina
della Pace c venuta a portare a Medjugorie. L'arma per combattere Satana e i
suoi seguaci c la preghiera del cuore e la penitenza che ci fanno camminare
nella Verità del Vangelo. I messaggi di Medjugorie, senza alcuna
imposizione hanno suscitato un Movimento di preghiera che spontaneamente si c
diffuso in tutto il mondo per aiutare ogni uomo di buona volontà a
camminare nella Verità! Oggi nella Chiesa c purtroppo tanto diffusa la
frenesia dell'azione. Medjugorie ci ricorda che la Chiesa c più che mai
attiva nel Cenacolo, perché lì gli apostoli sono "assidui e
concordi nella preghiera con Maria, la Madre di Gesù" (Atti
1,14).
Non dobbiamo permettere che questo spirito di comunione e di preghiera che
anima da anni il Movimento di Medjugorie venga soffocato da polemiche,
disaccordi, divisioni e condanne gratuite. Bisogna ritornare a vivere i messaggi
e il loro più urgente appello continua ad essere quello di sempre:
"pregate, pregate, pregate". Il Movimento spirituale di Medjugorie c
nato per restare fedele a questo appello della Regina della Pace. Questo
messaggio ci ha condotto ad adorare Gesù realmente presente nella
Santissima Eucarestia, ad attingere da Lui la Luce dello Spirito Santo per
comprendere e amare la Parola di Dio e per avere così la forza e il
coraggio di vivere la Verità del Vangelo, di perdonare e trovare la
pace.
E' solo la nostra conversione che decide le sorti dell'umanità futura.
Non sono i programmi, i convegni, le parole che alla fine cambieranno il mondo.
La Regina della Pace ci ha indicato la Via Maestra per arrivare alla conversione
del cuore. E' la Via che conduce al Cenacolo dove per mezzo della preghiera in
comunione con Maria, la Sposa dello Spirito Santo, noi riconoscendo i nostri
peccati facciamo penitenza e ci convertiamo. Ecco perché Medjugorie non
ci chiede grandi programmi, ma le cose semplici che troviamo nei suoi messaggi,
esse sono come cinque sassolini: "l'Eucarestia, la Parola di Dio, la
Confessione mensile, il rosario, il digiuno". E anche a noi come a Davide
ci viene promessa così la vittoria su Golia.
Non dobbiamo stupirci se Satana tenta molte strade per distruggere i frutti
soprannaturali maturati all'interno del Movimento spirituale di Medjugorie. Noi
per difenderci dobbiamo autenticamente amare, servire e imitare la nostra Regina
e Madre della Pace, vivendo i Suoi messaggi che ci invitano alla conversione
attraverso la preghiera, il digiuno, l'abbandono in Dio per aver la pace. Non
dobbiamo avere paura delle menzogne che vengono diffuse su Medjugorie, noi
dobbiamo rispondere con la verità della nostra vita cristiana. La nostra
devozione mariana deve diventare sempre di più vera imitazione mariana.
Lei vivrà così la Sua vita in noi. Se vogliamo conoscere il Figlio
di Dio andiamo dalla Madre! Giovanni Paolo II ci da l'esempio. Lui, il Papa, va
da Maria, per conoscere Gesù, Le dice : "Totus tuus".
Il Movimento di Medjugorie c un camminare incontro a Maria e insieme a Lei
scoprire il Figlio Suo. Questo cammino spirituale, considerato da moltissimi una
grande benedizione per la Chiesa, non crea confusione. La confusione c opera del
Maligno. La Regina della Pace nei suoi messaggi non disorienta ma orienta alla
Verità evangelica e Medjugorie stesso c diventato per innumerevoli
pellegrini un luogo di riconciliazione con la Chiesa e non di separazione dalla
Chiesa. Il Movimento vive nella Chiesa e per questo ama la Chiesa locale dove c
presente con i suoi gruppi di preghiera. Quanti Pastori - come il defunto
cardinal Siri di Genova - hanno reso grazie a Dio per la presenza rinnovatrice
dei gruppi di Medjugorie nelle loro diocesi e nelle loro parrocchie!
Lo sappiamo bene che ci sono anche voci contrarie a Medjugorie ma non c la
prima volta che intorno ad un intervento soprannaturale ci siano nella Chiesa
pareri discordanti anche tra gli stessi vescovi. Ma innanzitutto noi vogliamo
fidarci del discernimento del Supremo Pastore, di Giovanni Paolo II che in
merito agli eventi di Medjugorie non ha mai mostrato di avere dei dubbi sulla
loro origine soprannaturale.
"Il mondo sta perdendo il soprannaturale, la gente lo trova a Medjugorie
attraverso la preghiera, il digiuno e i sacramenti" questo disse il Santo
Padre alcuni anni fa dopo l'incontro con una commissione di medici
dell'associazione Arpa, che insieme al vescovo Hnilica riferivano al Papa dei
risultati scientifici a cui la stessa commissione era pervenuta dopo aver
esaminato le estasi dei sei veggenti. Essi conclusero che quei fenomeni erano
inspiegabili dal punto di vista naturale. Era la prima volta che strumenti
scientifici "misuravano" il fenomeno delle estasi simultanee dei sei
veggenti durante le apparizioni a Medjugorie.
Carissimi amici, uniamo i nostri cuori al Cuore Immacolato di Maria. Tanti di
noi avvertono chiaramente che questi sono i Suoi tempi, i tempi annunciati a
Fatima, confermati dal messaggio di Medjugorie! Sono i tempi del "Totus
tuus" universale che attraverso il pontificato di Giovanni Paolo II si sta
diffondendo in tutta la Chiesa, ma che trova oggi così forti
resistenze.
Ci piace concludere proprio con le parole del nostro amato Santo Padre che
nell'Angelus del 7 marzo 1993, riferendosi alla guerra in Bosnia-Erzegovina,
diceva:
"Bisogna tornare a Dio: riconoscere e rispettare i diritti di Dio!
Chiediamo alla Vergine Santa questa rinnovata consapevolezza. La sua presenza
ammonitrice e materna tante volte si c fatta sentire, anche nel nostro secolo:
sembra quasi che ella voglia avvertirci dei pericoli che incombono
sull'umanità. Alla forza oscura del male, Maria ci chiede di rispondere
con le pacifiche armi della preghiera, del digiuno, della carità: ci
addita Cristo, ci porta a Cristo. Non deludiamo le attese del suo cuore di
Madre."
Non sono queste parole del Papa come una sintesi meravigliosa dei messaggi
della Regina della Pace che da Medjugorie si sono diffusi nel mondo intero?
La Regina della Pace ci vuole uniti nella preghiera in fiduciosa attesa di
una Nuova Pentecoste che rinnovi la faccia della terra. Così il Papa e la
Madre di Dio ci vogliono preparare al Grande Giubileo. In cammino con Lei
andiamo incontro al Signore!
Uniti dallo stesso amore per la nostra Madre e Regina della Pace,
+ Monsignor France FRANIC - Arcivescovo emerito di Spalato
+ Paolo Maria HNILICA SJ - vescovo titolare di Rusado
P. Tomislav PERVAN - Provinciale Francescani di Erzegovina
P. Ivan LANDEKA - Parroco di Medjugorie
P. Jozo ZOVKO - Francescano
P. Slavko BARBARIC - Francescano
P. Leonard OREC - Francescano
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Director: fra Miljenko Stojic.
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Last Modified 07/30/97
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